Salice su Wikipedia
- VillaCycas Sicilia
- 1 mag 2014
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Le prime fonti storiche ci riportano al 1134, quando Ruggero II donò alcuni feudi, tra cui il territorio di Salìce, al Monastero del San Salvatore di Messina. Anche Salìce, come altri paesi circostanti, fu sede dei culti basiliani (prima del 2005, Salìce, insieme a Gesso, Orto Liuzzo e Rodia era compreso nel XIII quartiere o circoscrizione, detto dei basiliani). Si pensa che un tempo, situato in contrada Badia, vi si trovava un monastero dedicato a Santo Stefano Juniore, che dipendeva direttamente dall’Archimandritato del Santissimo Salvatore dei Greci.

Tuttavia è possibile far risalire le origini di questo piccolo borgo al periodo corrispondente al basso medioevo. Una vasta area di terreno, nella zona nord di Messina, fu affidata nel 1134 da Ruggero II (primo regnante dell'isola) ai monaci basiliani. All'Archimandrita Luca fu affidato il territorio di Salice con disposizione di creare un villaggio con dei servitori per il monastero.Il territorio di Salice fu venduto diverse volte ed acquistato da esponenti nobiliari, ultimo di questi Francesco Pettini, che con decreto reale del 1873 ottenne il riconoscimento del titolo di conte di Bauso, con facoltà di trasmetterlo all'unica sua figlia Maria. La contea di Bauso passò in mano ai Pettini dopo essere stata retta per secoli dalla nobile famiglia Cottone. Nel 1920 circa, il conte Pettini vendette le proprietà alla famiglia Mazzeo. Lo stemma araldico con il motto della famiglia Pettini (NE PEREAT) è ancora visibile sul prospetto principale del palazzo che da su via Principe Umberto.
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